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Comunicare il futuro!? - ricerca sociologica

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Introduzione / Abstract
World Wide Web – “Comunicare il futuro!?”.

“… a voi che entrate nel mondo della modernità liquida”.
Zigmunt Bauman

Nel modo d’essere concreti dell’odierno vivere sociale, si vuole qui investigare i legami teorico-virtuali che contraddistinguono e determinano l’andamento evolutivo del comparto dei sistemi informatici e delle incognite ad essi legate, prodotti dal rapporto costante con due miliardi e mezzo di fruitori che si avvalgono dell’utilizzo dei Social Network (World Wide Web), onde avallare un ipotetico quanto possibile “futuro sostenibile della comunicazione globale”, per lo più partecipe della Green Economy ambientale, sociale e ampiamente tecnologica, avallata oggi nel mondo.

Con la presente indagine si propone qui rilevare quelli che sono i rapporti tra ‘nuove tecnologie’ (digitali) e ‘future tendenze’ (virtuali) che più influenzano il mondo dell’informazione e i mutamenti vincolati ai sistemi di comunicazione, con uno sguardo rivolto alla transazione delle competenze relative, in fatto di ‘innovazione e opportunità lavorative’, ‘diritto di cittadinanza’ e ‘diritto individuale alla privacy’, ome sancito dalla European Union Charter of Fundamental Rights, in prospettiva d’una auspicata ‘governance transnazionale’ del Cyberspazio, includente inoltre, esempi diversi di ‘realtà virtuale’ che sussistono all’interno dei sistemi informatici.

Ciò che – a mio modesto parere – reclama un necessario quanto tempestivo intervento nel riposizionamento equiparato della ‘comunicazione’ nella sua complessità integrata e globalizzata, che porti a un’adeguata produzione e diffusione della ‘conoscenza digitale’, corrispettiva della formazione multimediale in atto. Un “fare” questo, come scrive in “Il Contratto Sociale” (1762) J.J. Rousseau, padre nobile dei diritti dell’uomo e della politica moderna, che tra “grandi diritti e piccole libertà”, contrasti il sorgere di una possibile ‘disinformazione’ all’interno dell’informazione stessa e, viceversa, impedisca lo sconvolgimento della ‘comunicazione’ in essere, per lo più trasbordante di padronanze non sempre coadiuvate da approfondita conoscenza oggettiva.

Conseguentemente si ipotizza qui un’indagine (consultativa) di stampo antropologico prendendo spunto dallo studio di G. Giovannini “Dalla selce al silicio” (2000) che propongo come logistica d’insieme (ricerca di base), onde evidenziare l’intero ‘patrimonio conoscitivo ereditario’ (excursus antropico). Quindi facilitare la comprensione delle componenti configurative la ‘comunicazione’ in essere, per poi procedere attraverso i sistemi informatici di ultima generazione World Wide Web, e quindi finalizzare la Comunicazione Satellitare nell’ambito del più avanzato ‘concetto virtuale’ del Cyberspazio.

Sono fermamente convinto che la ‘cultura’ in quanto bene strutturale della società debba essere onnicomprensiva, effettuale del reciproco scambio linguistico avvenuto in illo-tempore che ha portato alla primaria ‘forma comunicativa’ all’origine della comunicazione, di per sé già ‘globalizzata’, in quanto afferente a quegli “Archetipi dell’inconscio collettivo” (1980) individuati da C.G. Jung, stanziali nelle diverse ‘rappresentazioni umane’ del passato e in tutte le attività di ‘trasformazione’ comunicativo-interpretative delle attuali società massificate.

“Comunicare il futuro!?” dunque, non solo come valore intrinseco di uno slogan, bensì premessa per riattivare lo spirito deontologico dell’ “informazione” in quanto ‘costitutivo di un diritto professionale’, onde attivarsi a un’adeguata “comunicazione di massa”, più che mai necessaria, nel rispetto di quei principi che ognuno (individuo, popolo, comunità, stato, nazione) ha assimilato nel corso della propria evoluzione culturale.

Che sia giunto il momento di pensare a un ‘sistema di diritti’ per il più grande spazio pubblico che l’umanità abbia mai conosciuto?, si domanda in “Il mondo nella rete” (2019) S. Rodotà, l’eminente promotore della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, alla quale, tuttavia, non è stata data fino ad ora una risposta applicativa. Per quanto, se vogliamo, è ancora possibile realizzare sostenendo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza, la Cultura e la Collaborazione fra le Nazioni (UNESCO), che sotto la dicitura “Patrimonio Culturale Immateriale” pur riconosce ad essa (Carta) un principio ispiratore fondamentale dello stare al mondo.

“È nello scoprire il fascino spontaneo dell’avventura comunicativa dei popoli che l’infinita ricerca di noi stessi si amplia di nuovi importanti capitoli che vanno ad aggiungersi alla macroscopica Storia Universale che noi tutti stiamo scrivendo.”
L’Autore


(continua)


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